lunedì 4 gennaio 2016

NON VOLARE VIA - di Sara Rattaro

Trama: Alberto, Sandra, Alice e Matteo. Una famiglia come tante, con problemi come tanti.
Matteo è un bambino particolare, perché affetto da sordità.
Alice è una sorella in gamba che ha saputo adattarsi alla condizione del fratello e stabilire un contatto unico con lui.
Sandra è una mamma concentrata sulla famiglia distratta dalle preoccupazioni.
Alberto è un padre arresosi alla vita sin dopo la prima delusione d'amore.
Una vecchia fiamma, una passione che scoppia più forte di prima, il tradimento, l'allontanamento, la delusione. E Matteo che vorrebbe quell'uccellino non volasse via.


Mi sono avvicinata a questo libro con grande curiosità, in un periodo in cui avevo bisogno di unire a letture leggere qualcosa di "corposo" (eh sì, leggo anche più di un libro alla volta e di generi diversi!). Mi ha incuriosito il fatto che si affrontasse il tema della sordità... nella mia vita privata sono in contatto settimanalmente con persone sorde e, anche se a distanza, mi rendo conto delle difficoltà che si hanno nel gestire questa situazione. Ho sempre pensato quanto sia difficile per i familiari approcciarsi nel modo corretto, trasmettere amore e attenzione senza togliere indipendenza al figlio sordo. Sara Rattaro tocca l'argomento con una delicatezza incredibile, senza indugiare troppo, ma mettendo la sordità al centro di dinamiche familiari reali, di normale identificazione per tutti, rendendola quindi molto più reale e aderente alla normalità di quanto la maggioranza possa pensare.

Ho amato Alice sin dal primo momento, da quando affronta con forza la delusione verso il padre; ho amato Sandra per la forza d'animo che ci mette nel gestire le dinamiche familiari come un giocoliere che deve esibirsi con dieci strumenti di caratteristiche diverse; ho odiato Alberto per la sua ricerca di evasione dalla normale e soffocante vita familiare, e ho capito Matteo.
Grazie ad una sapiente mano che ha saputo raccontare di una famiglia interrotta come ce ne sono tante, ho avuto l'occasione di entrare in una casa con dinamiche difficili e prendere parte emotivamente alle vicende come se ne facessi parte.

Ringrazio Sara per questa storia stupenda, che non ha bisogno di fuochi d'artificio per attirare l'attenzione, ma che accostandosi alla realtà ci ricorda di quanto la vita si fatta di scelte.
Come una partita di scacchi.

VOTO: 5 zampette 

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